23 febbraio 2001
Caldarelli Alberto, operaio dell’Aquila di anni 54. Divorziato, la moglie Enrica D’Amore vive a Pavia, il figlio Maurizio di anni 30 si è trasferito a Brescia per lavoro, la figlia Alessandra di anni 28, tossicodipendente, qualche tempo fa finì in galera per spaccio d’eroina e ora è chissà dove
Caldarelli Alberto, operaio dell’Aquila di anni 54. Divorziato, la moglie Enrica D’Amore vive a Pavia, il figlio Maurizio di anni 30 si è trasferito a Brescia per lavoro, la figlia Alessandra di anni 28, tossicodipendente, qualche tempo fa finì in galera per spaccio d’eroina e ora è chissà dove. Il Caldarelli Alberto si è tenuto in casa soltanto la figlia più piccola, Gianna, di anni 24. Questa Gianna, minuta, carina e tuttavia pazza, ogni tanto si fa di extasy o cocaina e va completamente fuori di testa. Lo scorso inverno rimase due giorni e due notti sul davanzale, mezza nuda, dicendo a tutti che stava facendo un fioretto alla Madonna. Una sera il Caldarelli Alberto torna a casa dal lavoro, posa la giacca su una sedia, mette il cellulare e le chiavi su un mobiletto. La figlia Gianna gli arriva d’un tratto alle spalle e con un coltello da cucina gli taglia la gola, l’uomo cade a terra e lei gli infila di nuovo la lama nel petto, nel collo, nel torace, sotto le ascelle. Quando il padre smette di dibattersi lo arrotola in una coperta e lo nasconde sotto un divano in salotto, poi esce di casa e va a farsi una passeggiata con il cane. Tre giorni dopo uno zio va a casa loro e chiede del padre, lei gli dice che non c’è, che è partito, quello però vede cellulare, chiavi e giaccone, si insospettisce e chiama la polizia. Gli agenti trovano Gianna tranquilla. Ha pulito tutto, tranne due macchioline di sangue sul muro (La ragazza ha infine detto di aver ucciso perché il padre la violentava e progettava di ammazzarla con una pizza avvelenata. In prigione, i medici hanno scoperto che Gianna è incinta di sei settimane. All’Aquila, in via Cardinal Mazzarino, rione popolare di Torrione, nella notte di venerdì 9 gennaio).