23 febbraio 2001
Degni Renato, 66 anni, maestro elementare in pensione. Nato in provincia dell’Aquila, vive a Milano da oltre vent’anni
Degni Renato, 66 anni, maestro elementare in pensione. Nato in provincia dell’Aquila, vive a Milano da oltre vent’anni. Separato, due figli, benestante, da un paio d’anni ha aperto una galleria in centro, vive in una bella casa di due piani (centocinquanta metri quadri con mansarda, arredamento barocco, ovunque stucchi dorati, specchi, quadri che raffigurano uomini nudi). Sua abitudine di invitare giovani stranieri, fra gli altri africani, nordafricani e un rumeno di nome Julien, sui trenta, bello, castano. A Natale fa gli auguri a tutti, poi però non si fa più vedere. Un nipote di Pozzuoli si insospettisce e va a Milano con il presentimento che l’abbiano ucciso, la polizia sfonda la porta e trova il Degni Renato in camera da letto, sdraiato, nudo tranne una maglietta arrotolata sulla schiena, brandelli di lenzuolo legati alle mani e ai piedi, attorno al collo la federa del cuscino con cui è stato soffocato (In casa mancavano il borsello della vittima, il suo portafogli, le carte di credito. Nessun segno di scasso sulla porta d’ingresso. Al quinto piano di un palazzo in via Romeo, periferia sud di Milano, verso il 31 dicembre).