Jeffrey Masson, "I cani non mentono sull’amore", Baldini&Castoldi., 23 febbraio 2001
Hachi-Ko, cane akita di un professore universitario, ogni sera aspettava il suo padrone alla stazione ferroviaria di Shibuya e poi lo scortava fino a casa
Hachi-Ko, cane akita di un professore universitario, ogni sera aspettava il suo padrone alla stazione ferroviaria di Shibuya e poi lo scortava fino a casa. Nell’inverno del 1925 il padrone morì. Tuttavia Hachi-Ko (che nel frattempo aveva trovato una nuova famiglia) continuò per dieci anni ad aspettarlo ogni sera alla stazione. Quando il cane morì fu indetta una giornata di lutto nazionale e nella stazione venne eretta una statua in suo onore. La razza akita fu dichiarata monumento vivente.