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 2001  febbraio 23 Venerdì calendario

Beheydt Gregory Steven. Americano di anni 51, pastore della Chiesa anglicana dopo essere stato per qualche tempo sacerdote cattolico

Beheydt Gregory Steven. Americano di anni 51, pastore della Chiesa anglicana dopo essere stato per qualche tempo sacerdote cattolico. Vive da mesi a Milano, in un appartamento di quattro stanze sopra la chiesetta di ”Tutti i Santi”. Piccolo, energico, autoritario, la gente è convinta che sia omosessuale anche per la sua abitudine di portarsi in casa giovani stranieri e vagabondi. Da qualche tempo ospita due clandestini croati, Denis Besirevic, di anni 20 e Andrija Mkostic, di 32. I due si presentarono a casa sua in cerca di aiuto e non se ne vollero andare più. Ogni tanto fanno qualche lavoretto per la canonica, chiedono soldi di continuo e, quando il pastore non li accontenta, le urla si sentono fino in strada. Una sera il Gregory Steven apparecchia per tre e cena come al solito con i due croati, ma quelli d’un tratto gli danno una botta in testa con qualcosa di metallico, lo legano a una sedia con il nastro adesivo da pacchi, lo stesso nastro adesivo glielo girano pure attorno al naso e alla bocca e cominciano a frugare dappertutto. Frugando tirano fuori dagli armadi anche videocassette e giornali porno per omosessuali, questi ultimi glieli gettano ai piedi, forse in segno di disprezzo. Alla fine trovano un milione e quattrocento mila lire e se ne vanno lasciando l’altro a soffocare per via del bavaglio troppo stretto. (Gli assassini, fermati dalla Polfer su un treno alla frontiera di Ventimiglia, lasciati andare perché ancora non c’era notizia del fatto. In via Solferino 17, a Milano, nella serata di lunedì 19 gennaio).