23 febbraio 2001
Ormando Alfredo, omosessuale di anni 39, orfano di padre, ultimo di otto fratelli di una famiglia di agricoltori di San Cataldo
Ormando Alfredo, omosessuale di anni 39, orfano di padre, ultimo di otto fratelli di una famiglia di agricoltori di San Cataldo. Da tempo vive a Palermo, è iscritto alla facoltà di Lettere e filosofia e per guadagnare qualcosa assiste un anziano. Domenica 11 gennaio telefona alla madre Giuseppina e le dice di essere a Roma per motivi di studio. Il 13 gennaio, verso le 7 e 30, va in Piazza San Pietro, si toglie la giacca, la piega, la poggia sulla balaustra di legno, tira fuori da un borsello una piccola tanica di benzina, se la versa addosso, si dà fuoco. In fiamme, senza dire una parola, corre per qualche metro finché non cade in terra. (Trasportato al S. Eugenio con ustioni gravissime su tutto il corpo, è morto dopo dieci giorni per via del fisico particolarmente resistente. Durante il ricovero è stato visitato per pochi minuti da due fratelli. Da Palermo aveva spedito una lettera all’Ansa: «Il mostro se ne va per non recarvi più offesa, per non farvi vergognare con la sua ignobile presenza, per non farvi schifare e voltare le spalle quando lo incontrate per strada»).