23 febbraio 2001
Trombino Francesca, 43 anni, avvocato, sposata da 15 con un ingegnere, due figli, Olga di 13 anni e Alessandro di 7, da un mese difende uno dei militari americani della base di Aviano incriminati per il fatto della funivia del Cermis
Trombino Francesca, 43 anni, avvocato, sposata da 15 con un ingegnere, due figli, Olga di 13 anni e Alessandro di 7, da un mese difende uno dei militari americani della base di Aviano incriminati per il fatto della funivia del Cermis. Una mattina porta i figli a scuola, va in Tribunale e alle 12 è nel suo studio; dopo una decina di minuti esce per fare la spesa. Tornando con la busta della Standa in mano vede un uomo nel portone del palazzo. Antonio Sonego, 56 anni, pensionato di Sacile, marito di una sua cliente: questa, diventata testimone di Geova, lo ha abbandonato nove anni fa e ora vuole il divorzio, lui non se ne è mai fatta una ragione e dà tutta la colpa all’avvocato perseguitandola da tempo. L’uomo, alto, stempiato, un giaccone blu, in mano un giornale arrotolato, la sta aspettando: subito la affronta e le urla contro che gliela farà pagare, lei senza scomporsi gli risponde. A un tratto il giornale cade a terra, l’uomo ha in mano un martello e inizia a colpirla, lei alza le braccia per difendersi e lui gliele spacca, poi le rompe anche le mani, la colpisce in testa e sul viso e quando è a terra continua a martellarla sul capo. Un uomo che lavora in un negozio vicino esce per aiutarla ma Domenico lo minaccia con una pistola, poi lentamente si allontana, gettando in un cestino il giornale che ha raccolto da terra. Lei ha gli occhi aperti ed è ancora viva, ha il cranio sfondato, i pezzetti di cervello sono arrivati fin nel giardino, cinque ore dopo muore in ospedale. (In via Brusafiera 12, nel centro di Pordenone, alle 12 e 30 di venerdì 6 marzo).