Cesare Zavattini "Straparole". Sta in Cesare Zavattini "Romanzi, Diari, Poesie" a cura di Renato Barilli. Bompiani, 1974, pagg 511-512, 23 febbraio 2001
«...Ieri a Luzzara mentre discutevamo, Flaiano e io vedemmo uscire da un’inferriata a venti metri da casa mia un lungo braccio di uomo che prese per la vita una ragazza che era sul marciapiede, la ragazza si dimenava per liberarsi, il braccio si muoveva come un anguillone, aveva una vita autonoma e fu solo con un mio grido, nel momento in cui la ragazza stava mordendo il braccio (dài! dài! gridavo), che il braccio scomparve e apparve una testa nera di giovane e io volsi la faccia da un’altra parte perché ero stato stupido con quell’intervento»
«...Ieri a Luzzara mentre discutevamo, Flaiano e io vedemmo uscire da un’inferriata a venti metri da casa mia un lungo braccio di uomo che prese per la vita una ragazza che era sul marciapiede, la ragazza si dimenava per liberarsi, il braccio si muoveva come un anguillone, aveva una vita autonoma e fu solo con un mio grido, nel momento in cui la ragazza stava mordendo il braccio (dài! dài! gridavo), che il braccio scomparve e apparve una testa nera di giovane e io volsi la faccia da un’altra parte perché ero stato stupido con quell’intervento». CESARE ZAVATTINI