26 febbraio 2001
Pacifico Rosaria, di anni 33, tossica. Sparita dal 7 giugno del ’97. Mistero assoluto, ma, negli ultimi mesi, un ergastolano rinchiuso a Pisa e che aveva già ammazzato la moglie e tre carabinieri, prese a vantarsi con i compagni di cella d’averla fatta a pezzi perché lei s’era permessa di dire che l’avrebbe lasciato
Pacifico Rosaria, di anni 33, tossica. Sparita dal 7 giugno del ’97. Mistero assoluto, ma, negli ultimi mesi, un ergastolano rinchiuso a Pisa e che aveva già ammazzato la moglie e tre carabinieri, prese a vantarsi con i compagni di cella d’averla fatta a pezzi perché lei s’era permessa di dire che l’avrebbe lasciato. Risultò che in effetti questo ergastolano, un cinquantenne di nome Calogero Consales e di soprannome Al Capone, usciva ogni giorno dal carcere per andare a lavorare e rientrava la sera, secondo un regime di detenzione che viene detto ”semilibertà” e che si concede quando, passato un certo numero di anni in cella, la condotta è buona. Durante questa semilibertà s’era fidanzato con Rosaria, che conosceva fin da piccola. E sembrava andar bene. Ma poi, per qualche ragione, lei s’era stancata e glielo diceva di continuo, sicchè un giorno, uscito al mattino dalla galera di Prato, Calogero aveva rubato una macchina ed era andato a Torino, dove lei abitava. Qui l’aveva sgozzata e aveva buttato, da qualche parte che non si sa ancora, il cadavere. La polizia interrogandolo scoprì che, quando lei si lamentava di quella storia, lui le mostrava in silenzio i guanti di lattice con cui l’avrebbe strozzata.