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 1998  marzo 26 Giovedì calendario

Sin da quando due mesi fa è scoppiato l’affaire Monica Lewinsky, e Jay Leno, il più popolare tra i presentatori dei talk show di tarda serata, si è subito apprestato a comunicare che ”The Oval Office” era stato ribattezzato ”The Oral Office”, il presidente Bill Clinton è l’involontario protagonista di migliaia di barzellette tremendamente crude ed esplicite, spesso molto volgari, mai ”presidenziali”

Sin da quando due mesi fa è scoppiato l’affaire Monica Lewinsky, e Jay Leno, il più popolare tra i presentatori dei talk show di tarda serata, si è subito apprestato a comunicare che ”The Oval Office” era stato ribattezzato ”The Oral Office”, il presidente Bill Clinton è l’involontario protagonista di migliaia di barzellette tremendamente crude ed esplicite, spesso molto volgari, mai ”presidenziali”. Un’organizzazione chiamata Center For Media and Public Affairs si è presa la briga di calcolare quante volte Leno e il suo collega-rivale della Cbs David Letterman hanno fatto allusione al presidente e alle sue avventure sessuali. Ha scoperto che in una sola settimana in gennaio lo hanno fatto 239 volte, più che nel corso di tutto il ’97. Lo stesso si ripete in altri show televisivi, alla radio, su Internet. E mentre i sociologi spiegano che si tratta di una valvola di sfogo per scaricare la tensione e che sesso e potenti, in fondo, hanno sempre fornito un cocktail irresistibile, lo stesso Leno è un po’ sorpreso: «Non ho mai pensato che avremmo potuto parlare di questo genere di argomenti in televisione con così tanta libertà». Tutti a ridere, dunque. Qual è la differenza tra un bordello e la Casa Bianca? «Che in un bordello si paga». E quella tra il Titanic e Bill Clinton? «Che nella nave sono andate sotto solo duecento donne». E ancora: perché Bill Clinton è così interessato alla striscia di Gaza (in inglese Gaza Strip)? Perché l’ha confusa con un quartiere a luci rosse. E quando il senatore Ted Kennedy, sospettato di avere involontariamente causato la morte di un’amante dopo l’incidente di Chappaquiddick, è andato a trovarlo alla Casa Bianca, che cosa gli ha chiesto il presidente? «Ted, non potresti dare un passaggio in auto a Monica?». Poi c’è quella delle mutande: qual è la ragione per cui Bill preferisce i boxer? «Per scaldarsi le caviglie». Oggetto a sua volta di feroci barzellette quando era vicepresidente con Ronald Reagan, si è buttato nella mischia anche Dan Quayle, che parafrasando una legge secondo la quale dopo tre condanne si va in carcere a vita, ha annunciato a un convegno di repubblicani una nuova iniziativa contro il crimine: «Tre stagiste e si è dentro». Un deputato del New Jersey ha proposto nel frattempo di cambiare il nome della città di Clinton e di chiamarla Reagan. «Reagan?», ha ripetuto il sindaco Michael Van Tassel: «Facciamo Monica».