26 febbraio 2001
Giordano Silvana, di anni 26. In carcere per furto e rapina, da tutti giudicata tranquilla, non sopportava le detenute più anziane che le facevano la corte, in una lettera aveva scritto di non aver mai visto una prigione tanto deprimente
Giordano Silvana, di anni 26. In carcere per furto e rapina, da tutti giudicata tranquilla, non sopportava le detenute più anziane che le facevano la corte, in una lettera aveva scritto di non aver mai visto una prigione tanto deprimente. In cella teneva il più piccolo dei suoi tre figli, Gennaro, di due anni e mezzo. Lunedì all’alba si impiccò alle sbarre della finestra con il lenzuolo del bambino che la guardava piangendo (sarebbe uscita di prigione fra un mese, il fidanzato l’aspettava per sposarla. Nel carcere di Bellizzi Irpino, in provincia di Avellino, all’alba di lunedì 25 maggio).