Tiberio Fusco su Le tentazioni de Il Giorno del 25/2/2001 a pagina 27., 25 febbraio 2001
«Un attore con trent’anni di carriera è fatto dalle scorie più insane di duemila piatti di bucatini all’amatriciana, trecento chili di tonnarelli al sugo, due quintali di risotto alla pescatora
«Un attore con trent’anni di carriera è fatto dalle scorie più insane di duemila piatti di bucatini all’amatriciana, trecento chili di tonnarelli al sugo, due quintali di risotto alla pescatora. Ma la vita di un attore è fatta anche di secondi: millecinquecento spigole all’acquapazza, quattromila tra filetti e bistecche di manzo, una stanza stipata di polpette, caciotte varie, salumi e mozzarelle. Le verdure stanno in una valiga, i dolci in un furgone. E tutta questa roba viene annegata in cinquemila litri di vino, una botte di caffè e almeno due ettolitri di limoncello e grappa. Al termine di questo inumano trattamento, un attore è una specie di discarica ecologica che trattiene le scorie per salvare l’ambiente» (Fabio Di Iorio citato da Gianfranco D’Angelo).