Massimo Di Forti sul Messaggero del 26/02/2001 a pagina 15., 26 febbraio 2001
Linneo definì la cioccolata il «cibo degli dèi», Casanova ne sfruttava le proprietà afrodisiache
Linneo definì la cioccolata il «cibo degli dèi», Casanova ne sfruttava le proprietà afrodisiache. I libertini protagonisti delle opere di De Sade vengono spesso descritti mentre bevono cioccolata. Voltaire ne beveva dodici tazze al giorno e per Proust (che la definì «fuggitiva e leggera») era una prelibatezza irrinunciabile. Secondo Cagliostro aveva il potere di ringiovanire e risvegliare i sensi; Napoleone, per lenire lo stress, ne beveva più tazze al giorno. Anche Goethe, nella sua corrispondenza con Schiller, si soffermò più volte sui benefici effetti della cioccolata. I primi a utilizzarla furono i Maya (600 d.C.) che trasformarono l’albero del cacao in una divinità.