Lettera a Indro Montanelli, 27 febbraio 2001
Dietro il feretro di Mitterrand c’era l’amante di Mitterrand di cui tutti conoscevano l’esistenza e nessuno sollevò obbiezioni, nemmeno la vedova legale
Dietro il feretro di Mitterrand c’era l’amante di Mitterrand di cui tutti conoscevano l’esistenza e nessuno sollevò obbiezioni, nemmeno la vedova legale. Ma un caso ancora più memorabile anche perché si svolse in tempi meno corrivi e permissivi degli attuali fu quello di un altro presidente francese di fine secolo, Faure. Il quale, in un rapporto - direbbe Clinton - ”improprio” con la bella e gran signora Margherita Steinheil (altro che quella mocciosa di Monica) nel suo ufficio dell’Eliseo, rimase stecchito e con le mani aggrappate ai capelli di lei che, non riuscendo a districarsene, si mise, atterrita, a urlare, facendo accorrere una frotta di funzionari e di guardie, i quali si trovarono di fronte a una realtà che non si prestava a fraintendimenti. Ebbene, sa come se la cavarono i francesi che nel disbrigo di queste affaires tra il politico e il libertino danno il meglio di sé e di tutti, attingendo alla grande tradizione settecentesca?