Guido Olimpio sul Corriere della Sera del 27/02/2001 a pagina 35., 27 febbraio 2001
Secondo il professor Erich Altschuler, psicologo e ricercatore all’Università di San Diego, Sansone era un asociale con problemi mentali, bugiardo, violento e capace di gesti inconsulti
Secondo il professor Erich Altschuler, psicologo e ricercatore all’Università di San Diego, Sansone era un asociale con problemi mentali, bugiardo, violento e capace di gesti inconsulti. Lo attesterebbero precisi episodi: l’eroe biblico infrange le regole della convivenza bruciando i raccolti dei filistei; mente ripetutamente ai genitori (nascondendogli persino di aver ucciso un leone); non si preoccupa della sorte delle trecento volpi alla cui coda deve legare i tizzoni accesi per incendiare i campi nemici; dimostra una specie di mania per i combattimenti e una propensione a commettere violenze sugli animali, e soprattutto non ha mai rispetto per la vita degli altri. Secondo lo studioso, l’eroe avrebbe mostrato i primi segni di squilibrio attorno ai quindici anni: crescendo, le sue condizioni si aggravarono al punto da renderlo insopportabile ai suoi stessi compagni. D’accordo col collega di San Diego anche il professor Benyamin Lehrer, psichiatra dell’Università di Gerusalemme, secondo il quale «il disturbo mentale di Sansone è conosciuto col nome di "comportamento psicopatico"».