28 febbraio 2001
Ricci Angelo, di anni 64. Pensionato, ex muratore, gestiva una piccola impresa edile col genero Babbi Flaviano, di anni 34, muratore anche lui, sposato, padre di due bambine di undici e dieci anni
Ricci Angelo, di anni 64. Pensionato, ex muratore, gestiva una piccola impresa edile col genero Babbi Flaviano, di anni 34, muratore anche lui, sposato, padre di due bambine di undici e dieci anni. Da un po’ di tempo, in paese, la gente si era messa in testa che il Ricci fosse gay e che avesse per amante proprio il Babbi. Costui, stufo di chiacchiere e allusioni, sabato mattina accompagnò le sue bambine a scuola, tornò a casa, affilò un coltello da cucina, lo nascose nella manica della tuta da ginnastica, andò a casa del suocero e trovandolo che dormiva gli infilò la lama nel cuore sette volte. In un’abitazione isolata, a una decina di chilometri da Cesena, poco prima delle 9 di mattina di sabato 21 novembre.