28 febbraio 2001
Capoccia Francesco, di anni 92. Pensionato, ex commerciante di casalinghi a Prati, Roma, con la moglie, Buccilli Ginevra, di anni 90, aveva brevettato un prodotto di erboristeria per arrestare la caduta dei capelli e lo pubblicizzava lasciando il suo numero di telefono nelle cassette della posta e sui parabrezza delle auto
Capoccia Francesco, di anni 92. Pensionato, ex commerciante di casalinghi a Prati, Roma, con la moglie, Buccilli Ginevra, di anni 90, aveva brevettato un prodotto di erboristeria per arrestare la caduta dei capelli e lo pubblicizzava lasciando il suo numero di telefono nelle cassette della posta e sui parabrezza delle auto. Martedì mattina due finte dame di carità, una bionda e bassa, l’altra bruna e alta, bussarono alla porta del suo appartamento, lui e la moglie le fecero entrare, e quelle, insistendo per un brindisi alla loro invenzione, li narcotizzarono mettendogli del sonnifero nel nocino e poi rubarono soldi e oro. Il Capoccia rimase vittima di una dose troppo forte di sonnifero. In un seminterrato di via di Torre Rossa 35, tra piazza di Villa Carpegna e via Aurelia Antica, quartiere Aurelio, a Roma, nella mattinata di martedì 8 dicembre.