Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 28 Mercoledì calendario

Andreucci Milvia, di anni 35. Minuta, serena, determinata, un diploma di geometra, alcuni anni fa, dopo la fine di un amore, si avvicinò all’induismo, prese a indossare abiti indiani e l’anno scorso percorse a piedi centinaia di chilometri da una regione all’altra dell’India

Andreucci Milvia, di anni 35. Minuta, serena, determinata, un diploma di geometra, alcuni anni fa, dopo la fine di un amore, si avvicinò all’induismo, prese a indossare abiti indiani e l’anno scorso percorse a piedi centinaia di chilometri da una regione all’altra dell’India. Da sette anni viveva tra Ancona e il villaggio di Anegundi, vicino alla città di Bangalore, dove tirava avanti con le elemosine e dava da mangiare a sei famiglie di poveri. Il 23 o 24 dicembre, mentre era nella sua capanna, alcuni thugs la strangolarono forse per rubarle i soldi, forse per un sacrificio rituale. In una capanna del villaggio di Anegundi, 700 chilometri da Bombay, tra il 23 e il 24 dicembre.