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 2001  febbraio 28 Mercoledì calendario

Fabris Michela, di anni 32. Bella, ricca, indipendente, due figlie di 5 e 9 anni, titolare con il fratello Italo di un’azienda per la fabbricazione di macchine impastatrici, nel febbraio dell’anno scorso lasciò il marito Domenico Grigolato dopo dieci anni di matrimonio e andò a vivere con le bambine in una villetta bianca a Molina di Molo, in provincia di Vicenza

Fabris Michela, di anni 32. Bella, ricca, indipendente, due figlie di 5 e 9 anni, titolare con il fratello Italo di un’azienda per la fabbricazione di macchine impastatrici, nel febbraio dell’anno scorso lasciò il marito Domenico Grigolato dopo dieci anni di matrimonio e andò a vivere con le bambine in una villetta bianca a Molina di Molo, in provincia di Vicenza. Domenica sera uscì con gli amici e al ritorno parcheggiò la sua Opel grigia in garage. D’un tratto apparve qualcuno che le infilò venti volte un coltello in pancia, in testa, nei seni (nel garage di una villetta di Molina di Malo, Vicenza, intorno alla mezzanotte di domenica 27). Il Grigolato, subito sospettato dalla polizia come autore dell’omicidio, la notte del 30 dicembre prese ad andare in giro con la sua Punto grigia. Alle 3.30 del mattino fu incrociato a Piovene Rocchette da una pattuglia dei carabinieri che lo pedinò fino al ponte della Pria, sul fiume Astico, dove il Grigolato scese dalla macchina, scavalcò il parapetto e si uccise con un volo di 10 metri. I carabinieri hanno trovato sul cruscotto dell’auto un biglietto con scritto «Chiedo scusa per tutto quello che ho fatto».