28 febbraio 2001
Firenze Massimo, di anni 11. Figlio di Firenze Carmelo, bracciante agricolo di anni 53, e di Vinci Giuseppa, casalinga di anni 47, quattro fratelli disoccupati tra i 16 e i 22 anni, vivace, irrequieto, da tutti giudicato un bambino difficile, fumava e beveva alcolici, da qualche tempo era seguito da un’assistente sociale
Firenze Massimo, di anni 11. Figlio di Firenze Carmelo, bracciante agricolo di anni 53, e di Vinci Giuseppa, casalinga di anni 47, quattro fratelli disoccupati tra i 16 e i 22 anni, vivace, irrequieto, da tutti giudicato un bambino difficile, fumava e beveva alcolici, da qualche tempo era seguito da un’assistente sociale. Nel pomeriggio del 24 dicembre, mentre tutta la famiglia era riunita in cortile per preparare il cenone di Natale, si arrampicò su un albero per raccogliere arance. Il padre gli urlò di scendere più e più volte, non riuscendo a convincerlo gli tirò una spranga di ferro che lo colpì in testa (nel primo pomeriggio di giovedì 24 dicembre, nel rione ”Piano della Fiera” alla periferia di Butera, grosso e povero paese dell’entroterra di Caltanissetta).