28 febbraio 2001
Delli Gatti Adelina, di anni 65. Colf a ore, una vita di sacrifici alle spalle, quattro figli, due maschi e due femmine, cinque nipoti, un marito di nome Spagnoletti Antonio, di anni 71
Delli Gatti Adelina, di anni 65. Colf a ore, una vita di sacrifici alle spalle, quattro figli, due maschi e due femmine, cinque nipoti, un marito di nome Spagnoletti Antonio, di anni 71. Costui, semianalfabeta, ex muratore, «un buon vecchio che non conosceva osteria né cinema. Solo pala e cazzuola», quasi sempre a letto per via di un tumore, mezzo zoppo dopo un’incidente sul lavoro che gli aveva fruttato una piccola pensione di anzianità, si era messo in testa che la moglie andasse in giro a spendere tutti i suoi soldi e le ripeteva di continuo che l’avrebbe ammazzata. Venerdì mattina, dopo l’ennesima lite, lo Spagnoletti prese dall’armadio la sua vecchia doppietta, aspettò la moglie in sala da pranzo col fucile in braccio e appena la vide le sparò due colpi in testa. Poco dopo le 9,30 del mattino di venerdì 8 gennaio, in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina abusiva in via Pramollo 10, a Montespaccato, periferia di Roma.