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 2001  febbraio 28 Mercoledì calendario

A. Antonino, di anni 42. Siciliano, disoccupato, separato, una figlia di dieci anni, da tempo stanco e depresso

A. Antonino, di anni 42. Siciliano, disoccupato, separato, una figlia di dieci anni, da tempo stanco e depresso. Dieci anni fa si fece due anni di galera per una rapina che non aveva mai commesso, poi fu risarcito dallo Stato con centocinquanta milioni, comprò una casetta e ci andò a vivere da solo. Dopo qualche tempo fu indagato per sfruttamento della prostituzione, ma non si seppe mai se fosse colpevole davvero. Due anni fa, accusato di fare sesso con la figlioletta dalle assistenti sociali di Lentini, fu arrestato e rimase in carcere fino al marzo scorso, quando il giudice gli concesse gli arresti domiciliari. Da allora tutti i paesani, giudicandolo un pedofilo e un vizioso, lo guardavano storto e gli parlavano dietro. Lui, non potendone più, giovedì sera scrisse ai parenti tre lettere in cui giurava di non aver mai toccato la bambina, prese un coltello da cucina lungo trenta centimetri e impugnandolo con tutte e due le mani se lo infilò nel cuore. Verso le 20 di giovedì 7 gennaio, in un appartamentino di Lentini, grosso centro agricolo alle porte di Siracusa.