28 febbraio 2001
De Cillis Sandro, di anni 16. Mamma e papà ex custodi di un palazzo elegante nel quartiere milanese Lorenteggio, una sorella di 13 anni, una passione per i motori, di recente aveva lasciato la scuola perché gli avevano promesso un posto da collaudatore in una ditta di gokart
De Cillis Sandro, di anni 16. Mamma e papà ex custodi di un palazzo elegante nel quartiere milanese Lorenteggio, una sorella di 13 anni, una passione per i motori, di recente aveva lasciato la scuola perché gli avevano promesso un posto da collaudatore in una ditta di gokart. Da qualche tempo, poiché sua madre era molto malata e non poteva più lavorare, il condominio aveva licenziato sia lei che il marito e aveva ordinato alla famiglia di lasciare il piccolo appartamento della portineria. Da allora Sandro non si dava pace, giudicava lo sfratto una cosa umiliante e in particolare non sopportava l’idea di abbandonare il box dove tutti i pomeriggi, per ore e ore, smontava e rimontava i pezzi del suo scooter. La sera del 26 dicembre, mentre era in casa con la sorellina e quattro amici, uscì in giardino, andò a guardare il box, rimase per qualche minuto su una sdraio a fissare le stelle, quindi tornò in casa, si chiuse a chiave nel soggiorno, prese la pistola del padre e si sparò alla testa. Verso le dieci e un quarto di sera del 26 dicembre, in un appartamentino al Lorenteggio, Milano.