28 febbraio 2001
Beretta Renzo, di anni 77. Sacerdote a Ponte Chiasso, da tutti giudicato «un sant’uomo», ribattezzato «il prete degli immigrati» perché da dieci anni accoglieva gli stranieri respinti dalla Svizzera in un dormitorio ricavato nel campanile della sua parrocchia
Beretta Renzo, di anni 77. Sacerdote a Ponte Chiasso, da tutti giudicato «un sant’uomo», ribattezzato «il prete degli immigrati» perché da dieci anni accoglieva gli stranieri respinti dalla Svizzera in un dormitorio ricavato nel campanile della sua parrocchia. Qualche giorno fa, per mancanza di spazio, non potè ospitare un Akim Lakhoitai, marocchino di anni 31, già espulso dall’Italia nel ’97. Costui, martedì pomeriggio, entrò in casa sua, gli chiese dei soldi, non riuscendo a ottenerli gli infilò sei volte un coltello da cucina nella pancia e nel cuore, mentre il sacerdote tentava di parare i colpi con un ombrello. Alle cinque del pomeriggio di martedì 21 gennaio, a Ponte Chiasso, Como, duecento metri dal confine con la Svizzera.