Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  aprile 22 Giovedì calendario

Dall’85 forze di polizia di tutto il mondo indagano sul fenomeno degli snuff movies, film clandestini per sadici che documentano assassini e torture reali (to snuff in inglese significa spegnere lo stoppino di una candela)

Dall’85 forze di polizia di tutto il mondo indagano sul fenomeno degli snuff movies, film clandestini per sadici che documentano assassini e torture reali (to snuff in inglese significa spegnere lo stoppino di una candela). I video, in formato 8 mm, hanno immagini a grana grossa, audio di cattiva qualità. Privi di montaggio, sono realizzati con il preciso scopo di dare piacere allo spettatore, che paga l’omicida e diventa suo complice. Prezzo di una cassetta originale: 10 mila dollari, 17 milioni di lire (si arriva anche a mezzo miliardo di lire). Primo caso, scoperto negli Stati Uniti: quattro camerieri messicani sequestrarono, seviziarono, uccisero a sprangate tre bambini e poi costrinsero tre coetanee delle vittime a seviziare i cadaveri col coltello davanti a una telecamera. Nel 1990 a Londra un sedicente operatore di snuff movies confessò a Scotland Yard di aver girato ad Amsterdam le immagini di un bambino di 12 anni violentato da dodici uomini, maciullato dalla ruota di una moto e gettato in un canale (non creduto dai magistrati fu rapito una settimana dopo la confessione). Nel mercato nero degli snuff movies finiscono anche le riprese effettuate dai soldati dei Balcani.