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 1999  aprile 21 Mercoledì calendario

A 73 anni è morta a Roma Flora Carabella, sposa di Marcello Mastroianni il 12 agosto 1950 («Portavo un vestito corto di pizzo di Sangallo azzurro, un cappello di paglia nero, guanti neri e rose rosa sul petto»)

A 73 anni è morta a Roma Flora Carabella, sposa di Marcello Mastroianni il 12 agosto 1950 («Portavo un vestito corto di pizzo di Sangallo azzurro, un cappello di paglia nero, guanti neri e rose rosa sul petto»). Di famiglia borghese, figlia del musicista Carabella, attrice di talento diretta da Luchino Visconti, Roberto Rossellini e Lina Wertmüller, smise di calcare le scene per indolenza e si dedicò ai suoi cani e all’uncinetto. Nel ’70 Mastroianni la lasciò, ma dopo qualche tempo cambiò idea: «Non inseguiva le donne. Erano loro a inseguire lui. E lui lo permetteva. Il maschio latino ha bisogno di sentirsi libero e potente. Se lo si lascia andare, tornerà sempre». Quando era lontano, le telefonava di continuo: «Mi chiamava anche tre volte al giorno. Una volta mi disse che aveva ricevuto una bolletta enorme, e che ci saremmo sentiti solo ogni due giorni. Invece, dopo tre ore, era nuovamente al telefono». Un giorno lui le confessò di aspettare un figlio da Catherine Deneuve. Lei, che aveva sempre perdonato le sue scappatelle, gli offrì la separazione: «Lui mi rispose che assolutamente non la voleva: questa era la casa madre. A me andava bene. Non ero gelosa. Se lo fossi stata, l’avrei buttato fuori. Invece quando la relazione, dopo cinque anni, è finita, lui è tornato». Così fu anche per Faye Dunaway: «Tra lei e Marcello la cosa era piuttosto seria, sebbene lui continuasse ad abitare in casa. Quando la storia finì, mi telefonò da Madrid: ”Faye mi ha lasciato”. Aveva bisogno di me e io tornai». Su Anna Maria Tatò, compagna degli ultimi vent’anni, Mastroianni le mentì fino all’ultimo: «Una delle ultime volte che ci siamo sentiti, Marcello mi disse: ”Guarda che io sto a casa di questa signora, perché mi fa un po’ da infermiera e mi aiuta”». Con gli anni Flora accettò anche le bugie del marito: «Mi facevano impazzire. Era un bugiardo cronico, mentiva come respirava. Da giovani si è intransigenti, poi con gli anni ci si placa e si scoprono altri valori». Lina Wertmüller: «Il suo rapporto con Marcello è sempre stato eccezionale. Le altre storie del marito erano note, ma sono passate tutte e lui non ha mai lasciato la moglie perché lei era ”la sua Flora”, checché se ne dica. una regola di vita: la più elegante tace».