Stefano Jesurum, Io Donna, 17/04/1999; Sandra Petrignani, Panorama, 22/04/1999., 17 aprile 1999
Il mondo scoprì che il musicista jazz americano Billy Timpton era in realtà una donna, di nome Dorothy Lucille, soltanto nell’89, anno della sua morte
Il mondo scoprì che il musicista jazz americano Billy Timpton era in realtà una donna, di nome Dorothy Lucille, soltanto nell’89, anno della sua morte. Timpton, cinque mogli, tre figli adottivi, con la scusa di una brutta frattura alle costole schiacciava il seno con lunghe bende strette attorno al torace e per settantacinque anni riuscì a ingannare perfino le sue compagne. Betty Cox, sua moglie dal ’46 al ’53, si disse sconvolta per aver dormito con lui per tanti anni senza accorgersi di nulla. Kitty Oakes, sua moglie negli ultimi diciotto anni, spiegò di non aver mai avuto una vera intimità fisica col marito a causa della sua salute precaria. Nel romanzo Trumpet, la scrittrice inglese Jackie Kay racconta tra l’altro che il corteggiamento di Timpton alla Oakes fu lunghissimo (nel libro i due protagonisti si chiamano Minnie e Joss). Lui, per mesi, dopo «serate meravigliose», la riaccompagna a casa salutandola con un semplice bacio sulla guancia: «E si allontana a piedi, le mani in tasca. Non si gira mai, non fa mai un cenno. Comincio a pensare che ci sia qualcosa che non va. Non cerca mai di toccarmi. Ci baciamo, brevi dolci baci. Ogni notte vado a casa pazza d’amore per Joss».