Henrietta Knight, Chi, 06/05/1999., 6 maggio 1999
Leonardo Di Caprio fece l’amore per la prima volta, a poco più di 18 anni, con la modella Barbara Jane Robling, bionda, bellissima, nata in Florida, di quattordici anni più vecchia
Leonardo Di Caprio fece l’amore per la prima volta, a poco più di 18 anni, con la modella Barbara Jane Robling, bionda, bellissima, nata in Florida, di quattordici anni più vecchia. La signora, adesso trentasettenne, ricorda che quella sera era con Di Caprio e altri quattro ragazzi in casa di Jay Ferguson, un diciottenne che le piaceva parecchio e che però era innamoratissimo di una ragazza «brutta e grassa». A un certo punto rimase sola con Di Caprio e lui prese a carezzarle i capelli, la baciò, le strinse il seno «in modo immaturo, maldestro». Poi la rovesciò su un divano, mentre i suoi amici sbirciavano dal buco della serratura, soffocando le risate: «Leonardo sembrava persino più giovane, mi pareva quasi un bambino. Mi accorsi che i suoi amici ci stavano spiando solo quando la musica tacque. Allora mi avvicinai alla porta in punta dei piedi e la spalancai. Loro scapparono per casa ridendo come matti». Di nuovo soli, i due continuarono a fare sesso: «Non fu un grande amante: era inesperto, ma ugualmente piacevole. La sua pelle era liscia, morbida, anche se non c’era traccia di muscoli. Mi disse che aveva fatto lo scemo con tante altre ragazze, ma che non era mai andato fino in fondo». Il giorno dopo andarono tutti a una festa, al ritorno, di nuovo in casa di Jay, Di Caprio la buttò sul letto e quasi la soffocò di baci, togliendole i vestiti di dosso: «Sembrava molto più sicuro di sé della notte precedente. Glielo dissi e lui mi rispose che evidentemente ero stata una brava insegnante». La mattina dopo lei andò in cucina e preparò la colazione per tutti: «Feci le cose per benino, come una mamma: brioche, toast, uova sode, frutta e spremute. Non si capacitavano della fortuna di avermi con loro». Quella sera, riaccompagnandola a casa, Di Caprio la baciò senza chiederle un appuntamento: «Non mi importava molto, perché non l’avevo proprio preso in considerazione come fidanzato». Si incontrarono per caso, qualche giorno dopo, al Bar One. Lui si precipitò a stringerle la mano, la fece uscire dal locale e si slacciò in fretta e furia i pantaloni, mostrandole i boxer neri di Calvin Kleine. Lei rimase «scioccata» dall’idea di fare sesso orale in mezzo alla strada, ciononostante, «in un momento di follia» si chinò sul suo sesso: «Quando alzai gli occhi non riuscivo a credere di averlo fatto con un ragazzino che aveva in testa un cerchietto dorato». Subito dopo lui le fece un gran sorriso, la ringraziò, e insieme tornarono dentro, «ridendo come due cretini» (Henrietta Knight, ”Chi” 6/5/99).