Corriere della Sera dell’1/3/2001 a pagina 2-3., 1 marzo 2001
Con la nuova legge sul federalismo, le regioni acquisiranno un’ampia autonomia nelle decisioni riguardanti la scuola, la sanità, l’ambiente, il commercio con l’estero, la protezione civile, la previdenza integrativa, la ricerca, l’istituzione dei giudici di pace
Con la nuova legge sul federalismo, le regioni acquisiranno un’ampia autonomia nelle decisioni riguardanti la scuola, la sanità, l’ambiente, il commercio con l’estero, la protezione civile, la previdenza integrativa, la ricerca, l’istituzione dei giudici di pace. Scompariranno le figure del commissario di governo e del Coreco (Comitato regionale di controllo), prima previste dall’articolo 124 della Costituzione. Per i cittadini, questi cambiamenti si tradurranno in un rapporto più diretto con le istituzioni, che a loro volta avranno la possibilità di essere più presenti sul territorio. La riforma ha modificato gli articoli 117 e 119 della Costituzione, che riguardano rispettivamente le competenze legislative e fiscali tra Stato e Regione. In pratica: ogni regione avrà competenza legislativa in tutte le materie «non espressamente riservate allo Stato (come la forma repubblicana, le leggi elettorali, i rapporti con le confessioni religiose, etc.) e potrà stabilire e applicare tributi sul proprio territorio.