Cecilia Gatto Trocchi su Salute di Repubblica del 1/3/2001 a pagina 37., 1 marzo 2001
In Sicilia, con la pasta in bianco si curavano gastriti, coliti e acidità. Per prevenire le malattie degli occhi, si consumava la "cuccia", un piatto a base di grano bollito in acqua e latte
In Sicilia, con la pasta in bianco si curavano gastriti, coliti e acidità. Per prevenire le malattie degli occhi, si consumava la "cuccia", un piatto a base di grano bollito in acqua e latte. L’olio d’oliva, in cui erano stati bolliti scorpioni, gechi e bacche d’alloro, spalmato sulle parti doloranti e coperto con pelli di coniglio calde, serviva a curare i reumatismi. Un decotto di malva, gramigna, fiori di fichi d’India eliminava i calcoli renali. Contro le emorroidi, bagnoli di soluzione satura di sale quattro volte al giorno per tre giorni. L’orzaiolo doveva essere strofinato con un anello d’oro. Le malattie psicosomatiche delle donne erano dovute a un essere mitico simile al polpo ("vranca matri") che, situato alla base del coccige, per i troppi dispiaceri sale fino alle cervicali e torna al proprio posto se incantato con uno scongiuro.