1 marzo 2001
Corli Silvia, di anni 18. Studentessa liceale, capelli neri, fisico minuto, abitava con i genitori e due fratelli a Treviso Bresciano
Corli Silvia, di anni 18. Studentessa liceale, capelli neri, fisico minuto, abitava con i genitori e due fratelli a Treviso Bresciano. Venerdì 7 maggio studiò per tutto il pomeriggio in casa di un compagno di classe, verso le sette di sera andò all’appuntamento con un Claudio Zambelli di anni 19, carrozziere di Vestone, tranquillo e posato, suo fidanzato per un paio d’anni, partito da qualche mese per il servizio militare. I due fecero un lungo giro in macchina, più tardi lui parcheggiò in una stradina isolata e le chiese di fare l’amore, lei gli rispose di no, gli fece sapere che dopo la sua partenza si era invaghita di un altro, gli restituì le lettere d’amore scritte dalla caserma e scese dalla macchina. Lui gridò cercando di farla tornare indietro, lei continuò a camminare senza voltarsi, allora lo Zambelli le saltò addosso, la prese a calci e pugni, le strinse il collo fino a farla soffocare. Subito dopo andò a casa, tagliò il tubo dell’aspirapolvere, lo collegò alla marmitta della macchina, scrisse su un foglio qualche frase senza senso, mise nell’autoradio una cassetta di musica new age e si avvelenò con il gas di scarico. A Valledrane, tra Treviso Bresciano e Sabbio Chiese.