Gioia Carozzi, Madame class, maggio 1999., 1 marzo 2001
L’attrice e modella Carré Otis, ex moglie di Mickey Rourke, racconta che l’attore la picchiava, la tradiva di continuo, voleva trasformarla «in una specie di geisha, in una donna senza personalità, senza un futuro, senza un lavoro, una vita»
L’attrice e modella Carré Otis, ex moglie di Mickey Rourke, racconta che l’attore la picchiava, la tradiva di continuo, voleva trasformarla «in una specie di geisha, in una donna senza personalità, senza un futuro, senza un lavoro, una vita». Lei, per otto anni, accettò questo ”ruolo di schiava”: «Mi sono ridotta a una larva umana. Mi sono umiliata. Mi sono fatta prendere a pugni. Ho accettato il tradimento. E, soprattutto sono rimasta in silenzio. Ero disperatamente gelosa di mio marito perché ha il pene più grosso che abbia mai visto. Ed ero gelosa di lui perché non lo usava in modo sano, perché aveva deciso di darlo ad altre donne. Pensavo a questo suo grosso, enorme pene, come al simbolo della sua potenza, la stessa che mi aveva attratta all’inizio della nostra storia. Mickey guardava le donne che gli giravano intorno come se volesse divorarle. Faceva capire che le desiderava, che io ero solamente un peso dal quale si sarebbe liberato il prima possibile. Mi riportava a casa a metà serata per uscire e tornare alle feste, alle sue donnine. Mi chiudeva nella mia camera da letto, portandosi via la chiave, staccava il telefono, non si faceva vivo per giorni». Ogni volta che Rourke usciva per andare a donne, lei aveva sempre lo stesso incubo: «Sognavo che eravamo insieme, in un locale. Il mio sogno si svolgeva sempre nella stessa stanza: un lungo corridoio, con le pareti ricoperte di specchi. Percorrevo il corridoio con Mickey. A un certo punto, sotto lo sguardo di tutti, lui estraeva il pene gonfio, esageratamente grande. Lo tirava fuori dai pantaloni e lo esibiva come un trofeo, porgendolo una volta a una, una volta all’altra. Notte dopo notte, mi svegliavo da questi incubi urlando: ”Mickey il tuo pene è solo mio. Rimettilo dentro i pantaloni. Non puoi farlo vedere a tutti: è troppo grosso”». Di tanto in tanto, Rourke aveva ancora voglia di fare sesso con la moglie, ma lei provava soltanto ”un grandissimo schifo”: «Non so dove tu sia andato a infilarlo. Non lo voglio certo dentro di me». Le rare volte che era lei a cercarlo, lui non riusciva a eccitarsi, facendola sentire «ancora più umiliata, brutta, colpevole». Ciononostante la Otis, che qualche mese fa ha ottenuto il divorzio rinunciando agli alimenti, ai vestiti e ai gioielli lasciati nella casa di Santa Monica, è convinta che la loro sia stata una ”veria storia d’amore».