2 marzo 2001
P. S., di anni 16. Figlio di un vigile del fuoco e di una casalinga. Timido ma sempre con la battuta pronta, era iscritto al secondo anno dell’Istituto tecnico industriale dell’Aquila e quest’anno era stato bocciato per la seconda volta con uno in matematica, due in storia, tre in italiano e fisica
P. S., di anni 16. Figlio di un vigile del fuoco e di una casalinga. Timido ma sempre con la battuta pronta, era iscritto al secondo anno dell’Istituto tecnico industriale dell’Aquila e quest’anno era stato bocciato per la seconda volta con uno in matematica, due in storia, tre in italiano e fisica. Martedì 22 giugno, dopo una discussione coi genitori, uscì con gli amici, a fine serata li salutò accennando di non sapere se l’indomani si sarebbero rivisti. Rientrato in casa aspettò che i suoi e la sorella dodicenne si addormentassero, salì sul tetto del condominio e si lanciò nel vuoto. Poco prima di mezzanotte, nel quartiere residenziale di Pettino, periferia dell’Aquila.