M.Lie. sul Sole 24 Ore del 2/3/2001 a pagina 33., 2 marzo 2001
Secondo una recente indagine dell’Eurisko, in Italia il numero dei piccoli azionisti è in crescita, in parte anche a causa delle privatizzazioni
Secondo una recente indagine dell’Eurisko, in Italia il numero dei piccoli azionisti è in crescita, in parte anche a causa delle privatizzazioni. Il diciassette per cento delle famiglie italiane (tre milioni e centomila nuclei familiari) ha investito i propri risparmi nelle borse italiana o estere (nel 1988 lo aveva fatto solo il sette per cento, un milione e trecentomila famiglie). Questo dicissette per cento detiene il sessantasei per cento (1.8 milioni di miliardi di lire) dell’intero ammontare del risparmio dei privati, il ventotto per cento del quale investito in azioni. Il dieci per cento dei piccoli investitori è costituito da operai, il ventitre per cento da pensionati; il fenomeno è più diffuso nel Nord Ovest (quarantacinque perr cento del totale) e nel Nord Est (venticinque per cento), prevalentemente tra persone di età compresa tra i quarantacinque e i cinquantaquattro anni (ventotto per cento). Dal punto di vista politico, il cinquantasette per cento dei nuovi investitori si è dichiarato di destra, mentre il tre per cento di estrema sinistra.