Rossella Sleiter su Il VenerdÏ di Repubblica del 2/3/2001 a pagina 114., 2 marzo 2001
Alberto Della Valle, nato a Napoli nel 1851, figlio di un colonnello borbonico, fotografo e illustratore dei romanzi di Salgari (da Sandokan al Corsaro nero), bel volto, baffi e barba, un po’ forte di pancia, disegnava sempre con la stessa tecnica: leggeva il romanzo, buttava giù alcuni appunti sui luoghi, i personaggi, il loro abbigliamento, le loro espressioni
Alberto Della Valle, nato a Napoli nel 1851, figlio di un colonnello borbonico, fotografo e illustratore dei romanzi di Salgari (da Sandokan al Corsaro nero), bel volto, baffi e barba, un po’ forte di pancia, disegnava sempre con la stessa tecnica: leggeva il romanzo, buttava giù alcuni appunti sui luoghi, i personaggi, il loro abbigliamento, le loro espressioni. Quindi chiamava a raccolta parenti e amici, li sistemava in una stanza della casa (cucina, balcone, camera da letto), gli metteva indosso i costumi creati dalla sorella Clelia e in mano coltelli, pugnali, manici di scopa. Si vestiva pure lui (di solito indossava i panni di Yanez) e subito dopo metteva in azione l’autoscatto. Da quelle fotografie avrebbe poi tratto le sue illustrazioni.