2 marzo 2001
Cimino Salvatore, di anni 34. Carpentiere disoccupato, separato, tre figli, abitava a Palermo in un tugurio senza acqua né luce
Cimino Salvatore, di anni 34. Carpentiere disoccupato, separato, tre figli, abitava a Palermo in un tugurio senza acqua né luce. Negli ultimi tempi aveva tentato di uccidersi quattro volte perché non riusciva a trovare lavoro e non sopportava di vivere di elemosine. Venerdì scorso andò a chiedere aiuto al direttore dell’ufficio di collocamento che gli fece compilare la domanda per i lavori socialmente utili e poi lo rimandò a casa. Nella serata di sabato 10 luglio, mentre la città si preparava per la festa di Santa Rosalia, si arrampicò su un’impalcatura di un palazzo in restauro in Piazza Pretoria, di fronte al Palazzo delle Aquile sede del Municipio, si sfilò dai pantaloni la cintura e con quella si impiccò.