2 marzo 2001
Proietti Giulio, di anni 19. Figlio unico, viveva a Narni (Terni) con il padre Sandro, operaio e cacciatore appassionato, e la madre Sara, fruttivendola del mercato
Proietti Giulio, di anni 19. Figlio unico, viveva a Narni (Terni) con il padre Sandro, operaio e cacciatore appassionato, e la madre Sara, fruttivendola del mercato. Allegro e pieno di vita, appena diplomato al liceo classico, tifosissimo della Narnese e sbandieratore della Corsa all’Anello, domenica sera con un gruppo di amici andò a bere birra in un pub per festeggiare la fine degli esami di maturità. Mentre tornava a casa con il suo amico del cuore Luigi, perse il controllo della Panda rossa che i genitori gli avevano prestato per l’occasione e finì fuori strada distruggendola. Dopo l’arrivo dei carabinieri e del carro attrezzi, ancora intontito dall’incidente, si fece accompagnare a casa e prima di scendere dall’auto sussurrò disperato: «Ora cosa dico ai miei genitori?». Poi invece di andare a dormire scese in cantina, prese uno dei due fucili da caccia del padre, si diresse in garage e si sparò un colpo in bocca. Nella notte di domenica 11 luglio in una villetta a schiera alle porte di Narni.