Giulia Cerasoli, Il Tempo, 08/07/1999., 8 luglio 1999
Monica Guerritore da quattro mesi non è più la donna di Gabriele Lavia, padre delle sue figlie, compagno di lavoro, regista e pigmalione
Monica Guerritore da quattro mesi non è più la donna di Gabriele Lavia, padre delle sue figlie, compagno di lavoro, regista e pigmalione. «Tra noi è finita perché a un certo punto ci siamo accorti di essere due sconosciuti. Gabriele è un uomo forte, fisicamente e intellettualmente, ed è un centro attorno al quale tutto il mondo ruota [...] Io, però ho sentito l’esigenza di esprimere tutta la mia fragilità di donna, di rivendicare la mia diversità nell’affrontare le cose. Stare vicini ad un uomo così eccezionale, forse troppo, è difficilissimo. O ti adatti o muori [...] Adesso voglio dare alla mia vita il senso che ho imparato dall’arte: la passione e solo quella mi interessa. [...] Gabriele non ha accettato il mio cambiamento. In 16 anni io sono migliorata, da ragazza superficiale sono diventata una donna attenta all’essenza delle cose. E tutto questo non ha suscitato curiosità in Gabriele. [...] Sono stata anche profondamente infelice in questi anni».