3 marzo 2001
R. Ludovico, 36 anni. Operaio di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, amato e stimato da tutti, sposato con un’impiegata, una figlia di 9 anni
R. Ludovico, 36 anni. Operaio di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, amato e stimato da tutti, sposato con un’impiegata, una figlia di 9 anni. In cura da un neurologo di Milano per una lesione lobo-frontale al cervello che gli procurava disturbi di comportamento, la mattina di venerdì 16 luglio fu preso dalla pazzia mentre era solo in casa con la bambina e non riuscì a trattenersi dal violentarla. Il pomeriggio, come niente fosse, portò la figlia dai nonni materni e andò in fabbrica, ma i suoceri si accorsero che la bimba era strana e appena fu uscito la fecero sfogare. Arrestato dai carabinieri e rinchiuso in cella d’isolamento sotto strettissima sorveglianza, il Ludovico d’un tratto si rese conto di quel che aveva fatto e alle 22,45 di mercoledì 21 luglio si impiccò alle sbarre della cella con un lenzuolo di carta.