Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  marzo 03 Sabato calendario

R. Ludovico, 36 anni. Operaio di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, amato e stimato da tutti, sposato con un’impiegata, una figlia di 9 anni

R. Ludovico, 36 anni. Operaio di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, amato e stimato da tutti, sposato con un’impiegata, una figlia di 9 anni. In cura da un neurologo di Milano per una lesione lobo-frontale al cervello che gli procurava disturbi di comportamento, la mattina di venerdì 16 luglio fu preso dalla pazzia mentre era solo in casa con la bambina e non riuscì a trattenersi dal violentarla. Il pomeriggio, come niente fosse, portò la figlia dai nonni materni e andò in fabbrica, ma i suoceri si accorsero che la bimba era strana e appena fu uscito la fecero sfogare. Arrestato dai carabinieri e rinchiuso in cella d’isolamento sotto strettissima sorveglianza, il Ludovico d’un tratto si rese conto di quel che aveva fatto e alle 22,45 di mercoledì 21 luglio si impiccò alle sbarre della cella con un lenzuolo di carta.