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 1999  luglio 15 Giovedì calendario

Franca Maria Norsa, 79 anni, in arte Franca Valeri, in omaggio al poeta Paul Valéry, cominciò a recitare contro la volontà del padre: «Oh, lui non voleva che facessi l’attrice, non per il mestiere in quanto tale, ma perché era il tempo delle maggiorate, la Mangano, la Lollo, la Loren, la Pampanini, che poi a rivederle oggi erano piuttosto bravine, poverette, e io non è che, secondo lui, potessi competere con quei glutei, quelle poppe

Franca Maria Norsa, 79 anni, in arte Franca Valeri, in omaggio al poeta Paul Valéry, cominciò a recitare contro la volontà del padre: «Oh, lui non voleva che facessi l’attrice, non per il mestiere in quanto tale, ma perché era il tempo delle maggiorate, la Mangano, la Lollo, la Loren, la Pampanini, che poi a rivederle oggi erano piuttosto bravine, poverette, e io non è che, secondo lui, potessi competere con quei glutei, quelle poppe... Però, vede, solo in Italia io sono stata considerata brutta, la caratterista brutta mi è stata appioppata come ruolo solo in Italia, in Francia e a Londra, dove recitavo in inglese, ero vista come una donna piuttosto bellina, sa? Avrò di sicuro avuto anch’io i miei spasimanti, ma sa, non potevo accorgermene, non sono mai stata una mangiatrice d’uomini! Meglio il caviale con la patata calda, per certi istinti insopprimibili». Neanche il primo marito, Vittorio Caprioli, valorizzava le sue forme: «Oh Vittorio Caprioli e il sesso, il mio sesso! Si figuri che una volta il regista del film in cui stavo recitando con Caprioli all’ultimo minuto propone di farmi fare una scena in sottoveste e Caprioli, sgomento, si mette a ridere... a ridere in faccia a me e a tutti i tecnici e al regista: ”Ma come, Franca in sottoveste! Ma come ti viene in mente! Ma suvvia!”, lui, mio marito! Come se avessero chiesto a una marziana di fare uno strip-tease davanti a una platea di cactus giù di corda. Invece io la feci, quella scena in sottoveste, e, sa, avevo un bel personalino [...] Insomma, non ero da buttare via... e quando le maestranze sul set mi hanno vista in déshabillé tutti a dire, però, mica male la Valeri, e che bel seno la Valeri, e che bel cul... etto... Tutti, meno mio marito». Unico grande amore di Franca Valeri: Maurizio Rinaldi, musicista, morto quattro anni fa: «Aveva quindici anni meno di me. [...] Lui scioglieva in me tutte le forme di amore, l’amore femminile, l’amore amicale, l’amore materno, l’amore passionale. Maurizio era un uomo giovane di grande talento, un grande musicista al quale piacevano le donne, tutte le donne. E del resto, scusi, sa, ma a me che mi importa di essere amata o no? Sapevo l’età che avevo io e quella che aveva lui, i rischi cui andavo incontro. L’importante è amare, fare la propria parte fino in fondo. Mi ha contraccambiata? Ebbene, nel suo genere sì. Ogni uomo ti contraccambia a modo suo, anche quando è sinceramente innamorato di te è sempre innamorato di un’altra. Che cambia se si innamora anche di una tua vicina? Ogni donna, vista da un uomo, è talmente vicina a ogni altra donna che a volte è sempre lei anche se è la vicina. Lui ha avuto addirittura una relazione seria fino alla fine dei suoi giorni e non con me, ma ho promesso a questa donna, a questa sua compagna, ora mia carissima amica, di non parlarne».