3 marzo 2001
Fiorelli Francesco, di anni 43. Divorziato con un figlio, alcuni precedenti per possesso di armi e stupefacenti, diceva di essere commercialista e invece non era iscritto all’albo, non aveva mai una lira in tasca ma faceva la bella vita, alzava le mani sulle donne eppure tutte erano pazze di lui perché sapeva anche essere molto galante
Fiorelli Francesco, di anni 43. Divorziato con un figlio, alcuni precedenti per possesso di armi e stupefacenti, diceva di essere commercialista e invece non era iscritto all’albo, non aveva mai una lira in tasca ma faceva la bella vita, alzava le mani sulle donne eppure tutte erano pazze di lui perché sapeva anche essere molto galante. Da qualche tempo faceva l’amore con una Angela R. di anni 24, ciononostante continuava a vivere in casa dell’ ex compagna Padoan Rosa, di anni 47, bruna, severa, sguardo enigmatico, un figlio di 13 anni nato da una breve storia precedente, disegnatrice di banconote e medaglie per il Poligrafico di Stato, nota in certi ambienti artistici per i suoi quadri. La Padoan, che da qualche tempo aveva un nuovo amore, il collega Montanari Marcello, di anni 50, alto, robusto, capelli e baffi brezzolati, in tutti i modi aveva detto al Fiorelli di trovarsi un’altra casa, lui però non ne voleva sapere e ogni volta inventava qualche scusa per restare. Un giorno i due litigarono di brutto, la donna impaurita telefonò al Montanari, quello arrivò in un lampo, il Fiorelli gli aprì la porta con un coltello in mano, lui allora afferrò una chiave inglese e lo colpì più e più volte in testa. Poco dopo la mezzanotte di mercoledì 28 luglio, in un appartamento al numero 26 di via Romano Calò, al quartiere Nuovo Salario, Roma.