3 marzo 2001
Conti Alessandro, di anni 9. Figlio degli infermieri ausiliari Stefano e Loredana, capelli neri lucidi, educato, pacioccone, un gelato sempre in mano, mai un capriccio, mai una lacrima
Conti Alessandro, di anni 9. Figlio degli infermieri ausiliari Stefano e Loredana, capelli neri lucidi, educato, pacioccone, un gelato sempre in mano, mai un capriccio, mai una lacrima. Domenica sera, al rientro dalle vacanze, gironzolava intorno a casa con due amichetti, Antonio e Giovanni, a bordo della sua bici, regalo di Natale dei genitori. Appena svoltato l’angolo, i tre bambini si trovarono contro una Bmw nera lanciata a tutta velocità da un Panajot Bina di anni 24, albanese, sfruttatore di prostitute, che travolse Alessandro e urtò Giovanni, mentre Antonio scappava terrorizzato. Il Panajot, presa la fuga per via di Blasi, dovette fermarsi un attimo per togliere dal cofano il corpo senza vita di Alessandro. Serata di domenica 22 agosto, nel quartiere Torre Angela, periferia est di Roma.