3 marzo 2001
Capuano Caterina, di anni 29. Operaia in una fabbrica di tomaie, da tutti giudicata serena e solare, viveva con la madre casalinga, il padre netturbino e una sorella in una palazzina Iacp a Barletta (Bari)
Capuano Caterina, di anni 29. Operaia in una fabbrica di tomaie, da tutti giudicata serena e solare, viveva con la madre casalinga, il padre netturbino e una sorella in una palazzina Iacp a Barletta (Bari). Mercoledì 15 settembre rientrò dal lavoro verso le 18, dopo cena uscì di nuovo, presumibilmente col nuovo fidanzato. A mezzanotte e mezza la madre la chiamò sul telefonino, rispose «torno tra pochi minuti, sto vicino casa». Fu invece trovata all’alba, strangolata, il corpo straziato dalle coltellate, sul ciglio della strada verso Minervino.