Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  marzo 03 Sabato calendario

All’inizio del Seicento, in Giappone, i samurai erano più di un milione (il cinque per cento dell’intera popolazione)

All’inizio del Seicento, in Giappone, i samurai erano più di un milione (il cinque per cento dell’intera popolazione). Avevano compiti diversi, amministravano, governavano e combattevano. Indossavano sandali di legno a infradito e ampi kimono. Quando la famiglia Tokugawa salì al potere, unificando il paese e dando inizio a un periodo di pace, la figura del samurai combattente cadde in declino. Alcuni divennero «ronin», cioè samurai senza padrone costretti a vendersi come mercenari o istruttori di arti marziali, oppure a trasformarsi in banditi e avventurieri.