5 marzo 2001
Berardi Bice, di anni 53. Sposata con un Damioli Lino di anni 56, artigiano, tre figli. L’altra sera la Berardi e il marito erano nel cascinale di famiglia a preparare lo spiedo quando il loro cane prese a gironzolare attorno alla carne, la donna gli urlò di andar via, l’uomo le disse di lasciarlo in pace, da lì i due arrivarono agli insulti finché lei, per dispetto, corse con un tizzone in mano verso il fienile dove il marito teneva gli uccelli da richiamo e appiccò il fuoco
Berardi Bice, di anni 53. Sposata con un Damioli Lino di anni 56, artigiano, tre figli. L’altra sera la Berardi e il marito erano nel cascinale di famiglia a preparare lo spiedo quando il loro cane prese a gironzolare attorno alla carne, la donna gli urlò di andar via, l’uomo le disse di lasciarlo in pace, da lì i due arrivarono agli insulti finché lei, per dispetto, corse con un tizzone in mano verso il fienile dove il marito teneva gli uccelli da richiamo e appiccò il fuoco. Il Damioli, fuori di sé dalla rabbia, le sparò quattro colpi in petto col fucile da caccia, subito dopo si asserragliò in un capanno vicino casa e si arrese dopo ore e ore di trattative con i carabinieri. Verso le 22 di sabato 2 ottobre, in una cascina nei pressi di Gavardo, un centro del Bresciano, lungo la strada per Monte Magno.