5 marzo 2001
Devoto Paolo, di anni 27. Geometra, da tutti giudicato tranquillo e sereno, introverso, gentile, appassionato di pallanuoto, canottaggio e arti marziali, viveva con la sorella Silvia, la madre Luisa e il padre Giorgio, titolare di un’impresa edile, in una palazzina anni Trenta sulle colline di Rapallo
Devoto Paolo, di anni 27. Geometra, da tutti giudicato tranquillo e sereno, introverso, gentile, appassionato di pallanuoto, canottaggio e arti marziali, viveva con la sorella Silvia, la madre Luisa e il padre Giorgio, titolare di un’impresa edile, in una palazzina anni Trenta sulle colline di Rapallo. Alle 19.10 di domenica scorsa i genitori, rientrando in casa, lo trovarono disteso sul pavimento della sua camera da letto, mani e piedi legati con una cintura nera da kimono, indosso soltanto gli slip e una k-way infilata a rovescio con il cappuccio che coprendogli il volto lo fece soffocare. Gli inquirenti non hanno ancora capito se si suicidò, se fu ammazzato, se morì per sbaglio mentre faceva un gioco erotico con qualcuno che vedendolo svenire scappò via. Verso le 16 di domenica 3 ottobre, a Rapallo.