John W. Dawson, Jr., Le Scienze, ottobre 1999., 5 marzo 2001
Il matematico Kurt Gödel superava le sue paure e le sue fobie solo grazie all’amore della ballerina Adele Porkert, incontrata in un locale notturno viennese negli anni dell’università, di sei anni più vecchia, divorziata, il volto sfigurato da un gigantesco neo
Il matematico Kurt Gödel superava le sue paure e le sue fobie solo grazie all’amore della ballerina Adele Porkert, incontrata in un locale notturno viennese negli anni dell’università, di sei anni più vecchia, divorziata, il volto sfigurato da un gigantesco neo. Lui, ipocondriaco, era ossessionato dall’idea che qualcuno lo volesse avvelenare. Lei, per farlo mangiare, assaggiava ogni volta il cibo dal suo piatto. I due si sposarono dopo un lungo fidanzamento nel 1938. Quando Adele, all’età di 77 anni, fu colpita da un ictus e rimase in ospedale per sei mesi, Gödel digiunò fino a morire (il 14 gennaio 1978). La moglie gli sopravvisse per tre anni.