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 1999  ottobre 15 Venerdì calendario

Ha provato a vedere i genitori di Giulio? «Dopo l’incidente, ho chiesto al mio parroco di mettersi in contatto con il loro parroco

Ha provato a vedere i genitori di Giulio? «Dopo l’incidente, ho chiesto al mio parroco di mettersi in contatto con il loro parroco. Volevo andare ai funerali. Hanno preferito di no. Li capisco, li rispetto. Non so, davvero, cosa farei io e cosa proverei». Perché andare al funerale? «Perché purtroppo, quando è morto il ragazzo, c’ero io. Avrei voluto essere lì per condividere, per quanto possibile, la loro disperazione». Avrebbe incontrato gli amici di ”Bonzo”... «Vorrei parlargli. Vorrei che capissero che il casco va portato. Può darsi che non sempre possa salvare una vita. Ma può darsi che lo faccia. Gli incidenti, in un traffico così, possono succedere. Ed è una disgrazia per tutti: irreparabile per chi non c’è più. Ma anche per chi ne porterà il peso per tutta la vita». Capì subito che Giulio era morto? «No. Me lo dissero dopo». Che cosa ha provato? «La stessa sensazione di quando ti muore un fratello. Mi è crollato il mondo addosso. Non riuscivo più neanche a dire, a chi me lo chiedeva, dove lavoro». Vorrebbe ancora parlare ai Balzano? «Certo. Ma non so se vogliono loro. Ho paura di dire, anche in queste parole che scambio con voi, cose che possano ferirli. successo da così poco... Ogni loro reazione è comprensibile». Va al lavoro? «Da quel giorno no. Non sono in grado. Sono andata a stare da mia madre. Non ce la facevo nemmeno a stare dietro al bambino». Ha un avvocato? «Sì. Mi ha spiegato alcune cose. Cose giuridiche di cui non mi pare il caso di parlare».