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 1999  ottobre 28 Giovedì calendario

Allora, un mese dopo siamo venuti qui a Tokaimura, sulle tracce delle vittime e dei colpevoli, degli eroi e dei mandanti

Allora, un mese dopo siamo venuti qui a Tokaimura, sulle tracce delle vittime e dei colpevoli, degli eroi e dei mandanti. Se c’è stato un disastro nucleare, quanti ne pagheranno un prezzo? E quanti ne pagheranno la colpa? L’ultima ispezione nell’impianto della Sumitomo Metalli era stata fatta nel ’92, e Toru Nakahara, il direttore delle relazioni esterne dell’Agenzia per la scienza e le tecnologie, ha già detto ai giornali che «ci sono state serie responsabilità anche penali, e in quel posto sono state violate le norme di sicurezza». Però, ha detto che «le attrezzature erano in ordine: sono state usate male». Come dire, che gli unici colpevoli starebbero qui. Arriviamo a Tokaimura un giorno che piove. I campi di riso, i boschi di susini, le distese piatte coltivate con la lattuga. Poi, alberi che si perdono, mura alte, cancelli, filo spinato, capannoni. Polvere. Giardini, un parcheggio di biciclette. Un tempio. Splendidi pini a ombrello in un cortile di ghiaia. Ancora polvere. Tokaimura sta fra la collina e il mare, riempito di cartelli celesti, verdini, arancioni, di scritte che fanno pensare a chissà quale sogno americano, Group, Family, Phone 88-3700, Driven by imagination. Poi sfili davanti a queste case grige, fra queste strade piene di polvere, come in una città costruita in fretta e furia. Era un antico borgo di pescatori, Tokaimura. Oggi qui c’è: la compagnia Sumitomo Metalli per la fusione dell’uranio e dell’acido nitrico, la Naka Fusion, l’impianto di combustibili nucleari della Mitsubishi, la Società per la conversione del carburante nucleare, il Centro di Sviluppo Nucleare, l’Istituto giapponese di ricerca sull’atomo, l’Istituto giapponese per lo sviluppo del ciclo nucleare, la Società giapponese dell’energia atomica, il Gruppo di industrie del carburante nucleare, l’Istituto ingegneristico sulla separazione atomica attraverso il laser. Ha trentamila abitanti. Vivono tutti per questo. un fortino del nucleare: siamo capitati in mezzo al futuro.