5 marzo 2001
Giancarlo, di anni 28. Bello, appassionato di sport, viveva con i genitori, il padre dirigente industriale e la madre impiegata, in un elegante condominio di Roma, tra due settimane si sarebbe laureato in Economia e commercio
Giancarlo, di anni 28. Bello, appassionato di sport, viveva con i genitori, il padre dirigente industriale e la madre impiegata, in un elegante condominio di Roma, tra due settimane si sarebbe laureato in Economia e commercio. Da quattro anni era fidanzato con una Chiara di 27 anni che abitava nel suo stesso palazzo, i due si erano conosciuti alla facoltà di Economia della Luiss e subito si erano innamorati, negli ultimi tempi parlavano anche di matrimonio ma lei, la mattina di sabato 13 novembre, gli aveva fatto sapere che lo voleva lasciare. La sera stessa lui le scrisse una lettera d’addio, prese la sua Peugeot 106 verde, parcheggiò nel piazzale vicino casa dove ogni sera chiacchieravano prima di andare a dormire, si sistemò sul sedile accanto al volante, si cosparse di benzina e si diede fuoco. In terra, poco distante dall’auto, la scritta in vernice blu: «La faccio finita». Verso la mezzanotte di sabato 13 novembre, nel quartiere Montesacro, a Roma.