5 marzo 2001
Giulia, di anni 8. Vivace, allegra, chiacchierona, molto matura per la sua età, frequentava la terza elementare, trascorreva ogni pomeriggio a casa di una famiglia del paese, la sera tornava dalla mamma, una Zarfi Mila di anni 32, ex tossicodipendente, operaia, piena di debiti, convinta da qualche tempo di essere molto malata e terrorizzata dall’idea che le togliessero la figlia
Giulia, di anni 8. Vivace, allegra, chiacchierona, molto matura per la sua età, frequentava la terza elementare, trascorreva ogni pomeriggio a casa di una famiglia del paese, la sera tornava dalla mamma, una Zarfi Mila di anni 32, ex tossicodipendente, operaia, piena di debiti, convinta da qualche tempo di essere molto malata e terrorizzata dall’idea che le togliessero la figlia. Nel pomeriggio di lunedì 27 dicembre, la Zarfi andò a prendere Giulia prima del solito, la caricò sul sedile posteriore della sua Fiat Uno, guidò fino al Santuario di Santa Cristina, sulla collina di Verzuolo, paesino del Cuneese, posteggiò in un luogo appartato, collegò un tubo di gomma alla marmitta e si lasciò soffocare con la bimba.